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Giocattolo, cibo per la mente

Giocattolo, cibo per la mente

Da sempre, per noi, la frase “giocattolo, cibo per la mente” ha un valore speciale. Siamo felici che in un recente articolo pubblicato dal Ministero della Salute questo concetto venga ancor più diffuso.
Percorriamo da anni questa strada e riteniamo che, come il miglior cibo sano è quello che si consuma nella giusta stagione, così anche nel nostro mondo di giocattoli, che accompagnano il corretto sviluppo psicofisico dei nostri bambini, le stagioni del gioco siano importanti. Questo in relazione all’età del bambino e alle stagioni dell’anno.

E quando arriva la sospirata primavera, guardiamo fuori, approfittiamo del sole e delle temperature favorevoli per uscire e giocare all’aria aperta!
Il gioco all’aperto ha una molteplicità di benefici sia perché a contatto di aria e sole sia perché favorisce una buona motricità.

Se i vostri bambini sono ancora molto piccoli è importante aiutarli a rinforzare i muscoli del collo, delle spalle e della schiena.

Potete fare questo anche all’aperto, nel vostro giardino, oppure al parco portando con voi un tappeto comodo, magari dotato di palestrina con oggetti appesi per stimolarli a muovere il capo, a guardare in alto, a girarsi e a prendere con le sue manine ciò che vede.

La seconda tappa importante del movimento è quella di gattonare, che non deve essere fatta necessariamente su “quattrozampe” ma dovrete lasciare liberi i vostri bambini di esprimersi come credono, a 3 zampe, ginocchio piegato, indietro, avanti, strisciando… ognuno ha il suo stile e, sull’erba, possiamo mettere sempre un tappeto o un tunnel dove possono addentrarsi curiosi ed essere stimolati anche dalla “scoperta” , iniziando così ad esplorare il territorio e gli oggetti che li circondano.
In ottica montessoriana possiamo fargli trovare, sul suo percorso, oggetti diversi in legno, in stoffa che i bambini possano manipolare, toccare, mettere in bocca come naturalmente desiderano.

Stiamo sempre al loro fianco e se cominciano a muovere i primi passi rispettiamo i loro tempi e modi, può essere che camminino in punta di piedi, questo non è un problema, stanno semplicemente cercando il loro “assetto” e potranno farlo anche fino ai 2/3 anni di età. Se la stagione lo permette fateli camminare scalzi sull’erba, sulla terra o sulla sabbia, stimolando il tatto dei piedini, oppure con un calzino antiscivolo.

I bambini crescono e stanno cominciando ad avere equilibrio e voglia di esercitare attività fisiche più stimolanti, e avventurose come arrampicarsi, saltare, dondolare, salire e scendere… è la loro crescita in una continua scoperta e quale situazione migliore se non farlo divertendosi all’aperto.

Lasciamoli liberi di muoversi all’aperto, su di un prato o anche in casa, cercando di organizzargli uno spazio comodo, privo di pericoli, dove possono trovarsi a loro agio, imparare senza che voi li teniate per le braccia, ma appoggiandosi a sostegni come un babywalker oppure una seggiolina. Non usate caschetti protettivi, i bambini che sperimentano piccole cadute diventeranno più prudenti, perché l’avranno imparato con loro esperienza.

Le “ruote” appassionano molto i nostri piccoli e quando cominciano ad essere autonomi, nel loro camminare e correre, possiamo proporgli un monopattino che li seguono nella loro crescita, ed anche biciclette educative come le biciclette senza pedali che migliorano il loro equilibrio e le abilità motore .

Quando avranno 2 o 3 anni scopriranno, l’arrampicata, il mettersi alla prova con movimenti più azzardati, e facendo questo aiuteranno a migliorare la loro autostima. Le strutture che incontriamo al parco possono aiutarli in questo sviluppo, stando attenti che siano sicure e ben tenute, gli scivoli, gli arrampicatoi, le casette sono un ottimo strumento per mettere alla prova le loro abilità e per socializzare con altri bimbi e giocare con i genitori.

Infine ricordiamoci sempre che queste attività fisiche vanno di concerto con lo sviluppo psichico dei bambini e che niente accresce il loro senso del movimento come giocare all’aria aperta, perché… “il giocattolo è cibo per la mente”.

Rif.  Ministero della Salute: articolo

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