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NUTRIRE IL PROPRIO BAMBINO

NUTRIRE IL PROPRIO BAMBINO

La corretta nutrizione nei primi anni di vita è in cardine fondamentale per favorire lo sviluppo di   un adulto sano.  L’atto nutritivo non consiste solo nella somministrazione di cibo, ma è anche, soprattutto nelle prime fasi della vita, il trasferimento di una serie di messaggi affettivo-relazionali, tra la madre e il suo bimbo. Lo stimolo della fame è un segnale potente che il piccolo esterna, legato all’istinto della sopravvivenza, e parimenti il senso di sazietà è protettivo e positivo per il mantenimento della buona salute, al riparo dagli eccessi. Un corretto allattamento nei primi mesi di vita, seguito da un adeguato svezzamento, ossia il passaggio graduale ai molteplici cibi solidi, è già un’ottima partenza della nutrizione. Oggi si assiste a un forte incremento del numero dei bambini obesi, soprattutto nell’età che va dai 6 ai 12 anni: le cause? L’eccesso dell’assunzione di cibi troppo ricchi di proteine, e la scarsa presenza nella dieta dei bambini  di cereali, frutta  e verdura. Altre concause sono l’eccessivo consumo di bevande molto zuccherate, l’omissione della prima colazione, l’uso abituale di snacks, il consumo eccessivo e sregolato di farinacei molto lavorati e grassi, lo scarso contenuto in fibre della dieta. A tutto ciò si associa poi una crescente sedentarietà nei bambini di oggi, che si accentua nei mesi invernali e si concentra, dopo la scuola, nell’atteggiamento passivo del “guardare la Tv” oppure nelle innumerevoli ore passate con tablets o videogiochi. Va anche sottolineato che nei primi anni di vita la correttezza nutrizionale va associata alla Sicurezza alimentare. Perché se ne parla? Va detto che il bambino da 0 a 3 anni è un soggetto particolarmente  vulnerabile per una alta capacità di assorbimento di contaminanti ambientali , sia attraverso la cute che l’intestino. Il sistema di Detossificazione dei bambini piccoli è molto immaturo: un esempio pratico è dato dalla quasi assenza dei sistemi di trasformazione di  alcuni pesticidi da parte degli enzimi del fegato. Gli alimenti di uso corrente contengono fitofarmaci , micotossine e metalli pesanti, spesso anche  antibiotici, usati in zootecnia. La legislazione italiana è, sotto questo punto di vista, rigorosissima, e va rimarcato che i “baby food” ossia i prodotti alimentari specifici per l’infanzia da 0 a 3 anni, non possono contenere che dosi infinitesimali degli inquinanti suddetti. Quindi va sottolineata la necessità di nutrire i bimbi almeno fino all’anno con alimenti controllati e sicuri, ossia non contenenti pesticidi e micotossine, che invece spesso abbondano purtroppo nei prodotti agricoli destinati agli adulti.  Ecco allora alcuni consigli molto pratici per proteggere il cibo dei nostri bimbi:
1- Utilizzare prodotti “destinati all’infanzia”,
2- Consultare il proprio pediatra di fiducia per avere una condotta alimentare più sicura,
3- Scegliere sempre frutta e verdura di stagione (da 3 a 6 porzioni al giorno) e cambiare spesso il negozio in cui la si acquista,
4- Preferire sempre la provenienza locale o italiana della frutta, anche per conservare intatte le vitamine contenute.
Per prevenire invece una obesità importante dei nostri figli, va consigliato anche uno stile di vita ricco di Movimento, inteso in senso lato: fare numerosi percorsi a piedi o in bicicletta, quotidiani, per andare a scuola ad esempio, rinunciando alla macchina; approfittarne per fare le scale, evitando gli ascensori; favorire il gioco di movimento dei bambini piccoli come dei ragazzini, nei parchi quando possibile o negli spazi comuni condominiali; incentivare al massimo la pratica regolare di uno sport, uno qualunque, purché piaccia al bambino! Inoltre vanno mantenuti gli orari dei pasti principali, consumati da tutti i componenti della famiglia assieme, compreso la prima colazione spesso “saltata” dai bambini, e se possibile evitare tutti gli spuntini ipercalorici, effettuati soprattutto davanti alla Tv. Comprare cibi sani, soprattutto ricchi in cereali, frutta, legumi e verdura (classica dieta mediterranea), dando la preferenza al pesce (anche tre volte a settimana) e secondariamente alle carni bianche o rosse (evitare solo gli insaccati) e ai latticini, in misura giusta per il fabbisogno dell’età. Evitare di riempire la dispensa di bevande gassate e dolci, e di alimenti ipercalorici preconfezionati (molto ricchi in grassi). Mettere nei piatti porzioni piccole, non portare troppi cibi in tavola: meglio doversi alzare a prenderne altri! Infine, un accenno alle diete vegetariane o vegane, cui spesso i piccoli sono costretti dai genitori: va ricordato che sono diete spesso incomplete, ossia povere di micronutrienti fondamentali per la crescita regolare dei bambini, e vanno indiscutibilmente integrate con supplementazioni multiple e indispensabili nel corso degli anni.

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