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Il metodo Montessori

Il metodo Montessori

Il “metodo Montessori” come opportunità per orientare la crescita dei bambini. Quali giochi proporre?

Viviamo in un periodo di cambiamenti talmente rapidi che non si parla più di educazione, ha importanza solo raggiungere i risultati prefissati.
Gli occhi fissati sul tablet, il telefonino, i giochi elettronici, le orecchie chiuse dagli auricolari.
Gli adulti non sopportano che i bambini affrontino il dolore e cercano di evitare loro qualsiasi tipo di sofferenza. Questa è la prima generazione che non conosce il dolore delle ginocchia sbucciate, ma anche la prima generazione che non è in grado di giocare, hanno sì molti giocattoli ma di solito sono più oggetti da guardare che da utilizzare.

Maria Montessori non si limita a “scoprire” il bambino ma ridefinisce cosa si intende per bambino.  Il suo metodo, al contrario da quello adottato nella dominante comunicazione mass-mediatica, insegna a non nascondersi dietro l’irresponsabilità dell’anonimato, protegge il silenzio, lo saper stare in ascolto; insegna il valore protettivo del limite e delle regole, a non confondere la creatività con la sregolatezza, la libertà con l’indulgenza, la felicità con l’eccitazione. Dare a tutti le stesse opportunità di crescita e di affermazione è il risultato che il metodo Montessori si propone.

Sono stati commessi molti errori, l’ambiente scolastico e le richieste che rivolgiamo ai bambini sono il più delle volte inadatti al loro modo di funzionare e, nonostante essi siano programmati per imparare senza sforzo, si ritrovano a fare fatica perdendo fiducia in se stessi.
L’assunto di base del metodo di Maria Montessori consiste nell’offrire al bambino un ambiente adeguato dove il principio pedagogico essenziale e di apprendimento è l’autonomia accompagnata e strutturata.
Oggi abbiamo la conferma che il bambino cresce bene e sviluppa tutta la sua intelligenza se il suo sguardo, il tatto, i piedi, il linguaggio, tutto il suo essere hanno la possibilità di fiorire, di trovare dei luoghi dove potersi sperimentare.
A proposito di questo, proponiamo quindi al bambino attività stimolanti, che abbiano uno scopo ben preciso e che rispondono alle sue necessità, come ad esempio:

PER SVILUPPARE LA MOTRICITA’ FINE:
–       scatole da aprire e chiudere
–       gli anelli si un’asta con la base mobile per smontare facilmente
–       gli anelli su un’asta con la base fissa
–        le scatole ad incastro
–       infilare perline di grandi dimensioni in un grosso filo
–       aprire una scatola con il coperchio scorrevole
–       manipolare la plastilina
–       giocare con  le chiavi nella serratura di un mobile basso
–       maneggiare solidi geometrici
–       incollare gli adesivi
–       utilizzare forbici a punta arrotondata
–       sviluppare l’equilibrio
–       e molti altri

PER SVILUPPARE LA SUA AUTONOMIA:
–       Mettere a posto i suoi vestitini
–       Lavarsi le mani da solo
–       Pulirsi la bocca da solo
–       Allenarsi ad aprire bottoni automatici, cerniere a lampo, velcro
–       Incoraggiarlo a vestirsi e svestirsi da solo
–       Mettere da solo i vestiti nel contenitore della biancheria sporca
–       Coinvolgerlo nelle operazioni di igiene personale
–       E molti altri

PER SVILUPPARE LA CURA NELL’AMBIENTE INTERNO ED ESTERNO:
–       Riordinare le cose
–       Vuotare le borse
–       Partecipare alle operazioni in cucina
–       Spalmare
–       Pulire i vetri o uno specchio
–       Avvitare e svitare
–       Utilizzare le mollette del bucato
–       Piegare i tovaglioli
–       Annaffiare
–       Osservare gli animali
–       E molti altri

A cura di Anna Tramonti (educatrice specializzata in pedagogia e metodologia montessoriana):
Anna Tranmonti sarà presente all’incontro di sabato 13 ottobre alle ore 14,30 al Centro di Crescita / Sogno del Bambino di Ravenna per parlare del “metodo Montessori”.

Incontro gratuito adatto a tutti i genitori e nonni. 

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